Opinioni

Michela Murgia asfalta Salvini: “Quando ero docente precaria tu eri già un politico di professione pagato dal partito”

Sta spopolando sui social la “sinossi dei curriculum” lanciata dalla scrittrice Michela Murgia su Facebook in risposta ad un post di Matteo Salvini che l’accusava di essere una “intellettuale radical chic e snob”. La Murgia contrattacca a muso duro, mettendo a paragone la sua lunga, articolata e sottopagata esperienza lavorativa con quella del leader leghista. Un professionista della politica che non ha mai lavorato al di fuori della struttura partitica, sin dall’inizio degli anni ’90.

Dato che, sottolinea la Murgia, “intellettuale radical chic e snob” indica “un ricco altolocato che non ha contatto con la gente e con la realtà, che non conosce i problemi veri e che non sa cosa sia la fatica del lavoro”, ecco che parte il confronto anno per anno tra quello che ha fatto lei e quello che ha fatto Salvini in termini di lavoro. C’è spazio anche per la scuola, ovviamente, dove la Murgia ha lavorato come precaria per anni.

“Nel 93 iniziavo a insegnare nelle scuole da precaria, lavoro che ho fatto per sei anni. Nel frattempo lei veniva eletto consigliere comunale a Milano e iniziava la carriera di dirigente nella Lega Nord, diventando segretario cittadino e poi segretario provinciale. Non avendo mai svolto altra attività lavorativa, è lecito supporre che la pagasse il partito. Chissà se prendeva quanto me, che allora guadagnavo 900 mila lire al mese”.

Ma non c’è solo la carriera scolastica nel bagaglio formativo della Murgia, che ha lavorato come cameriera stagionale, incaricata di portare cartelle esattoriali a domicilio, operaia in una centrale termoelettrica, operatrice in un call center e  portiera notturna in un hotel. Il tutto mentre Salvini, per dirlo con le parole della scrittrice, “cadeva in piedi” da un incarico di partito all’altro. Da segretario cittadino a segretario regionale della Lega Nord, da giornalista per la Padania e per “Radio Padania” fino all’europarlamento.

Insomma, tra i due chi non conosce la realtà e il lavoro duro è Salvini. Non la Murgia. “Io lavoro da quando avevo 14 anni  – conclude caustica – e non mi faccio dare lezioni di realtà da un uomo che è salito su una ruspa in vita sua solo quando ha avuto davanti una telecamera.

Immagine: Corriere

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