Cronaca

Ritiene che arte, musica e ginnastica siano inutili: maestra ruba le ore alle colleghe. Denunciata

Una maestra dell’istituto comprensivo statale di via Carlo Alberto Cortina (Roma) è accusata di rifiuto di atti di ufficio e interruzione di pubblico servizio. Secondo quanto riporta Il Messaggero, la donna si sarebbe procurata queste pesanti accuse per aver “rubato” le lezioni alle sue colleghe.

Maestra stakanovista

Pare che l’insegnante, in più di un’occasione, si presentava a scuola puntuale, spesso in anticipo, ed entrava in classe per cominciare la lezione. Questo accadeva anche se la classe in questione non era affidata a lei nelle ore in cui ci entrava. “Quando le colleghe titolari in quell’ora, di quella classe e di quella materia, si trovavano con la cattedra occupata, non arretrava di un passo” spiega il giornale di Roma.

Al contrario, la maestra stakanovista non demordeva e creava scompiglio nell’istituto tutto. Le accuse, infatti, si basano sul fatto che la donna si ribellava agli incarichi e faceva saltare l’ora di ginnastica agli alunni.

“Colpa di chi non mi ha dato un mansonario – si è difesa in aula – io mi sono limitata ad applicare l’orario scolastico dell’anno precedente. E comunque non ho mai ricevuto proteste dirette di colleghe”. Al contrario, però, “la vicepreside ha raccontato alla Corte di aver ricevuto segnalazioni da colleghe che si ritrovavano estromesse dalla classe nel loro orario”. Questa la contestazione del PM Stefano Rocco Fava. “Mai saputo – la risposta dell’insegnante – Ha fatto nomi la vicepreside? Non credo proprio”.

L’accusa

Nel capo di imputazione si legge che la donna “nella qualità di insegnante elementare con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso si rifiutava di osservare l’orario di lezione fissato dai dirigenti dell’istituto con un atto del 30 ottobre 2014 e ometteva di firmare i registri relativi alle classi di competenza”. Così facendo, la maestra avrebbe “impedito agli alunni di praticare le attività motorie. Turbando così il regolare svolgimento del servizio scolastico secondo la programmazione didattica interna e le direttive ministeriali”.

Il problema di fondo è una valutazione personale dell’insegnante rispetto alle materie di cui occupava le ore.  Arte, musica e ginnastica potevano benissimo lasciare il posto a “materie più formative”.

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