Cronaca

Genitori poveri non pagano la mensa: bimba della primaria costretta a mangiare solo tonno e cracker

I genitori non sono in regola col pagamento dei buoni pasto a causa delle difficoltà economiche, le vengono serviti solo tonno e un pacchetto di cracker a mensa. L’episodio a una bambina della scuola primaria di Minerbe a Verona. A far risalire il fatto agli onori della cronaca è stata la segreteria provinciale del Partito Democratico, che parla di “scelta discriminatoria” da parte dell’amministrazione comunale a guida leghista.

A decidere quale pasto frugale avrebbe consumato la bambina, di origini straniere, sarebbero stati i gestori della mensa e il Comune. La cosa, si apprende, sarebbe il risultato di numerosi solleciti di pagamento verso i genitori senza alcun riscontro. Il primo cittadino dell’attuale amministrazione è il leghista Andrea Girardi, per conto del quale si è espresso Massimo Momi, vicesindaco con delega alle politiche famigliari.

Secondo Momi si tratta semplicemente di un caso limite. Una questine di “correttezza” verso le famiglie che pagano regolarmente la mensa. Ma secondo quanto ricostruisce Repubblica, altri casi del genere si sarebbero verificati anche alla fine del 2018. In qualche caso le insegnanti avrebbero rinunciato al proprio pasto per darlo ai bambini indigenti.

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