Cronaca

Donne pedofile, l’esperta: “Sono tantissime. Zie, insegnanti, tate, coloro alle quali è delegata la cura del minore”

La pedofilia femminile è una malattia, ma si raccontano che è amore. L’esperta Eliana Lamberti racconta a Fanpage chi sono le donne pedofile.

L’autrice del libro ‘Pedofilia Rosa – il crollo dell’ultimo tabù”, racconta chi sono le sex offender in Italia.

Una donna che instaura una relazione sessuale con un adolescente, è consapevole dell’abuso o pensa che quello sia ‘amore’?

“Un problema comune nelle donne abusanti è proprio la distorsione cognitiva che fanno attraverso i loro pensieri per razionalizzare i loro comportamenti. Queste donne si ripetono “non c’è niente di sbagliato in quello che ho fatto. Non gli faccio alcun danno. Se fa quello che gli sto dicendo significa che vuole farlo”. “Non a caso le vittime delle donne abusanti presentano anche delle caratteristiche in comune come scarsa autostima e scarsa fiducia in sé”.

Che ruolo ha di solito la pedofila nella vita della vittima?

“Il più delle volte è un familiare, una zia, un insegnante o una tata, qualcuno a cui è delegata la cura del bambino o ragazzo”.

Queste donne si approcciano in maniera materna e accudente, come fa una vittima a capire che si trova in presenza di un abuso?

“Si infatti è proprio questo il problema. La vittima vive una “dissonanza cognitiva” che le impedisce di avere una visione chiara della situazione. Se si tratta di un giovane adolescente per esempio, visto che culturalmente dai suoi coetanei potrebbe essere considerato un “privilegiato” ad avere rapporti con una donna adulta, il ragazzo potrebbe sentirsi confuso e pensare che se vive sentimenti di colpa o emozioni non piacevoli rispetto a quanto accaduto ci sia qualcosa di sbagliato in lui. Ma non è così perché un conto è l’immaginazione e un altro e vivere un’esperienza”.

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