Cronaca

Il “registro della pipì”: i docenti devono scrivere su un apposito modulo quando gli alunni vanno in bagno

Quando il bagno diventa pomo della discordia. La DS della scuola primaria annessa all’Istituto Comprensivo Confalonieri di Milano ha adottato una misura choc destinata a far discutere. “Al fine di tutelare il benessere psicofisico degli studenti, i docenti dovranno rilevarne quotidianamente per iscritto, su apposito modulo allegato, le uscite e i rientri per recarsi ai servizi igienici. Il modulo dovrà essere consegnato in segreteria al termine delle elezioni”.

In altri termini, la presidenza dispone l’obbligo per i docenti di annotare minuziosamente quando gli alunni si recano e tornano dal bagno. In senso pratico, i docenti del Confalonieri dovranno compilare un modulo con nome, cognome e orario di uscita dell’alunno. E solo dopo consentirgli di uscire per recarsi ai servizi.

Questione di disciplina

Nelle intenzioni dell’iniziativa ci sarebbero anche – secondo la preside Luisa Martiniello – motivi disciplinari. La “schedatura”, infatti, permetterebbe anche di individuare gli alunni che danneggiano gli ambienti igienici. Salgono sui water con le scarpe, sporcano e spargono acqua e sapone sul pavimento. Tutti comportamenti che, potenzialmente, provocano situazioni di pericolo per gli altri alunni e per il personale scolastico.

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I genitori hanno protestato vibratamente contro “il registro del bagno”, sottolineando che il provvedimento rischia di far perdere tempo alle insegnanti, provocando un rallentamento sullo svolgimento delle attività didattiche. Inoltre, sottolineano i genitori, si tratta anche di una violazione della privacy dei bambini, costretti a essere “schedati” prima di recarsi ai servizi.

La polemica

“Non volevo credere ai miei occhi – commenta il consigliere comunale Paolo Limonta, ripreso dai media locali – Io credo che l’unica tutela reale del benessere psicofisico degli studenti di questa scuola possa essere esclusivamente la decisione del dirigente scolastico (volutamente minuscolo) di cambiare mestiere. Molto velocemente”.

Commenta Elisabetta D’Alfonso, presidente del consiglio d’istituto, “questo ordine di servizio non è mai stato discusso in consiglio, né è mai stata proposta una modifica del regolamento”.

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