Mamma romena: “In Italia in classe si pensa solo a fare quantità e non qualità: il sistema è sbagliato”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Ramona Marinescu, una mamma romena residente in Italia
Purtroppo qui tutto il sistema è sbagliato
Sono una mamma rumena, sono andata a scuola dall’età di 7 anni, alle elementari si fa lezione dalle 8 alle 12. Le medie (che durano un anno in più rispetto Italia) hanno un orario 8-13. Il liceo dura 3 anni dalle 8 alle 14. Sono laureata e rispetto a i miei tre figli non ho mai vissuto la scuola come un incubo. Qui invece in classe non c’è mai tempo per nulla, si carica tutto per casa, senza metodo e fondamento per poi fare le prove INVALSI, stressando ancora i bambini in quanto è più un test di logica che altro!
Qui servono tre penne di colori diversi per scrivere un numero quando al tempo mio si usava la matita e basta. Non è più importante insegnare ai bambini le tabelline, la grammatica e tutto il resto senza far perdere tempo a cambiare le penne solo per mettere decine, centinaia e unità al loro posto?! Non serve a nulla cari miei, è solo un inutile perdita di tempo e stanchezza per i bimbi!
Poi certo che se in classe 18/20 bambini devono scrivere e svolgere 5 operazioni il tempo è quello… tra decine, unità e colonne, cambio di penne a colori, per forza dobbiamo aiutarli noi a casa. Penso veramente che il metodo qui non funziona, ho sempre pensato che è tutto un a perdita di tempo però mi sono resa conto di quanto devono essere stressati questi ragazzini a cambiare di continuo le penne a colori, quando dopo una brutta bronchite di mia figlia, avendo tutti quei compiti da fare (e stava veramente male) ho pensato di prepararle tutto io, di mettere in colonna in modo che lei facesse solo i calcoli. 24 operazioni con centinaia, addizioni e sottrazioni più moltiplicazione e divisioni.
Mi sono resa conto di quello che provano davvero questi ragazzini per non parlare della perdita di tempo e dello stress. E’ sconcertante, io sfido chiunque a fare solo 5 operazioni cronometrando il tempo. In classe si fa solo quantità e non qualità.
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