Sentenze

Commette reato la maestra che obbliga gli alunni a cantare. La sentenza della Cassazione

Commette reato la maestra che obbliga gli alunni a cantare. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione. Come riporta Studio Cataldi, minacciare l’arrivo di un diavoletto in caso di disobbedienza rientra nell’abuso di mezzi di correzione.

LA SENTENZA

La sentenza di riferimento è la n. 9954/2016. Confermando la condanna a carico di una maestra per il reato di cui all’art. 571 del codice penale, annullando la decisione del giudice d’appello solo limitatamente al trattamento sanzionatorio.

LE TESTIMONIANZE DEI GENITORI

La maestra, non solo tirava “scappellotti” ai propri alunni ma, soprattutto, li obbligava a cantare e ad eseguire le altre attività in classe. Era solita, inoltre, terrorizzarli annunciando l’arrivo di un diavoletto che avrebbe fatto del male ai loro cari. Dunque commette reato chi obbliga a cantare dietro minaccia.

LA DECISIONE DEI GIUDICI

Per i giudici le condotte poste in essere dalla donna sono umilianti. Violenze psicologiche riconducibili “alla sfera di operatività dell’art. 571 c.p., a prescindere dalla metodologia utilizzata e dalle finalità perseguite, dovendosi ritenere che un siffatto comportamento ecceda ampiamente il limite dell’educazione rispettosa della dignità del bambino”.

 

Leggi altre notizie su OggiScuola

Seguici su Facebook e Twitter

Articoli correlati

Back to top button