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Chiude i ragazzi in aula al buio per punizione, insegnante costretta alle dimissioni. E’ scandalo

E’ stata costretta a dimettersi dalla scuola media di Sassari in cui era stata chiamata per tre mesi. Protagonista una supplente accusata di aver chiuso in aula, al buio, per punizione una classe di prima media troppo vivace.

I FATTI

La storia e’ raccontata oggi sulla ‘Nuova Sardegna’, che ha anche interpellato il dirigente dell’istituto comprensivo, Vittorio Sanna. “Dopo aver ricevuto le dimissioni, ho emesso un decreto di depennamento da tutte le graduatorie di terza fascia per il corrente anno scolastico”.

“Davanti alle denunce dei genitori e all’intervento della polizia, ho dovuto agire in autotutela e chiedere le dimissioni dell’insegnante”. L’episodio contestato risale alla scorsa settimana, nella scuola ‘Enrico Costa del quartiere Monte Rosello.

L’insegnante era assunta all’inizio dell’anno per sostituire una collega di ruolo per la materia Arte e immagine. Nell’ultima lezione con gli alunni di prima media, con le luci spente e le tapparelle abbassate per consentire una migliore visione della lavagna interattiva multimediale, la classe e’ diventata troppo esuberante.

La professoressa ha richiamato i ragazzi, cercando di riportare l’ordine anche con la minaccia che avrebbero saltato la ricreazione, ma senza risultato.

Allora, secondo quanto ricostruito finora, la docente ha spento la Lim ed e’ uscita dall’aula, chiudendosi la porta alla spalle. Gli alunni, rimasti soli, hanno chiamato dai loro cellulari i genitori, alcuni dei quali sono accorsi a scuola accompagnati dagli agenti della Squadra volanti.

Ora al posto della supplente e’ stato chiamato un altro supplente, in carica sino a fine mese.

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