MIM

“Bocciatura vietata!” i manifesti choc di una scuola privata. Corlazzoli: “Indagini dal Ministero”

“Nel Paese in testa alle classifiche europee per dispersione scolastica, c’è anche chi invita a ritirarsi dalla scuola dell’obbligo per buttarsi nelle mani di questo istituto in cui la promozione è garantita”. La denuncia arriva dal docente e giornalista Alex Corlazzoli sul suo blog per Il Fatto Quotidiano. Il riferimento è ai manifesti choc della campagna pubblicitaria promossa da “Scuola Italia” in cui la scrita “Ritirati” campeggia in bella vista.

“Sei uno studente di quinta superiore – spiega Corlazzoli – e vuoi terminare il tuo anno con la certezza di avere un diploma in tasca. Ti basta sborsare 2.500 euro in comode rate mensili”. Il professore e giornalista si prende addirittura la briga di telefonare al numero di telefono indicato sul manifesto.

Risposte choc

“La nostra scuola è paritaria, riconosciuta dal ministero – chiariscono dall’altro capo del filo– L’esame viene fatto non in una pubblica ma nelle nostre scuole e ha lo stesso valore. Sulla pergamena c’è scritto ‘Ministero della pubblica istruzione’. Può fare qualsiasi concorso ministeriale e può accedere a qualsiasi università”.

Per quanto concerne la promozione sicura, da Scuola Italia spiegano che “oggi non si boccia più nessuno se si ha un pizzico di buona volontà”. Inoltre “Basta crederci nelle cose. Ci vediamo due minuti, inquadriamo lo studente, poi lo aiutiamo, lo pilotiamo verso il traguardo”.

Scuola non riconosciuta: il Miur avvia le verifiche

C’è però un inghippo nella faccenda, in quanto sul sito di “Scuola Italia” l’istituto non si presenta come paritario. “Se si chiedono delucidazioni al ministero dell’Istruzione – prosegue Corlazzoli – emerge che Scuola Italia non risulta essere riconosciuta come paritaria e nemmeno avere alcun tipo di riconoscimento da viale Trastevere”. Su segnalazione del Fatto, dunque, il Miur ha messo in moto un’indagine in coordinamento con l’Ufficio Scolastico della Regione Lazio (dove i manifesti sono apparsi a Roma, Frosinone, Cassino e altre località).

Leggi altre notizie su OggiScuola

Seguici su Facebook e Twitter

 

Articoli correlati

Back to top button