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Ricostruzione di carriera: il preruolo va riconosciuto immediatamente e integralmente. Le sentenze

Dal Tribunale del Lavoro di Trento arrivano ben tre nuove vittorie targate Anief. Che riconoscono il diritto al computo integrale degli anni di servizio svolti a tempo determinato all’atto della ricostruzione di carriera. Gli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Nicola Zampieri ottengono piena ragione in tribunale. E la condanna della Provincia Autonoma di Trento per discriminazione nei confronti del servizio a termine. Marcello Pacifico (Anief): “Il mancato riconoscimento immediato e integrale della carriera preruolo all’atto della ricostruzione di carriera integra un atteggiamento discriminatorio. Con la nostra raggiunta rappresentatività ci impegneremo in tutte le sedi opportune per modificare la normativa di settore”. Ancora possibile, per gli iscritti Anief, aderire agli specifici ricorsi.

IL TRIBUNALE

Il Tribunale del Lavoro di Trento, infatti, dà piena ragione agli Avvocati Anief e accoglie il ricorso di tre docenti, immessi in ruolo dopo anni di precariato. Riconoscendo loro il diritto all’immediata e integrale ricostruzione della carriera computando per intero il servizio svolto con contratti a termine. Nelle sentenze, infatti, si evidenzia come “non risulta la sussistenza di elementi precisi e concreti.

Accertabili mediante criteri oggettivi e trasparenti, in grado di dimostrare che il differente e meno favorevole trattamento riservato ai docenti a tempo determinato risponda a una reale necessità. Sia idoneo a conseguire l’obiettivo perseguito e risulti a tal fine necessaria, elementi risultanti dalla particolare natura delle mansioni per il cui espletamento sono stati conclusi contratti a tempo determinato. Quale la minore esperienza che lo svolgimento del lavoro a tempo determinato comporta rispetto alle prestazioni a tempo indeterminato. In ragione della diversità delle materie, delle condizioni e degli orari, da cui derivi una minore qualità del lavoro prestato a tempo determinato”.

IL MANCATO RICONOSCIMENTO

“Il mancato riconoscimento immediato e integrale della carriera preruolo all’atto della ricostruzione di carriera integra un atteggiamento discriminatorio – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – Con la nostra raggiunta rappresentatività ci impegneremo in tutte le sedi opportune per modificare la normativa di settore e restituiremo, finalmente, pari dignità agli anni di servizio svolti con contratti a termine: sono 20 anni che la direttiva comunitaria 1999/70/CE è in vigore e sono 20 anni che in Italia si continua a permettere al Miur e alla Provincia Autonoma di Trento di discriminare i precari anche dopo averli immessi in ruolo”.

In riferimento alla comparabilità tra la situazione dei docenti a tempo determinato e i colleghi a tempo indeterminato, infatti, il Tribunale del Lavoro di Trento non ha dubbi “circa la sostanziale identità in punto contenuto intrinseco tra le mansioni svolte dal ricorrente in esecuzione dei rapporti di lavoro a tempo determinato e quelle espletate dai docenti a tempo indeterminato” e condanna la PAT a riconoscere per intero il servizio svolto a tempo determinato, a corrispondere ai ricorrenti gli arretrati e a pagare un totale di 4.000 Euro oltre accessori di spese di soccombenza.

L’Anief ricorda ai propri iscritti che è possibile aderire ai ricorsi volti ad ottenere l’immediata e integrale ricostruzione di carriera. E gli scatti di anzianità non percepiti durante il precariato, cliccando qui.

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