Imparare la geografia giocando. Ecco la filastrocca per insegnare ai bimbi i nomi delle Alpi
Ormai è un dato abbastanza noto ai più: la geografia è la bestia nera tra le materie insegnate nella scuola italiana e nell’università italiana. Basti pensare che, rispondendo ad un’indagine effettuata nel 2017 da Skuola.net, solo il 48% degli studenti – dalle medie all’università – dichiara di saper rispondere bene a qualsiasi domanda, un altro 30% zoppicherebbe un po’, mentre il 22% ammette il buio totale.
Particolarmente noti gli strafalcioni più gustosi, quando si parla semplicemente di geografia italiana: 1 ragazzo su 3 posizioni Piacenza in Lombardia e 1 su 4, al contrario, è convinto che Sondrio non sia una provincia lombarda. Figuriamoci quando si parla di Europa o del mondo intero.
D’altronde, lo spazio dedicato a questa materia è sempre più risicato sin dalla primaria. E’ da quì, però, che bisogna ripartire con strumenti didattici leggeri, innovativi e che colpiscono l’immaginazione. La tradizione scolastica, ad esempio, ci tramanda una simpatica filastrocca per insegnare ai bambini i nomi delle Alpi. L’arco montuoso che cinge il confine settentrionale della nostra penisola, infatti, assume diversi nomi a seconda della zona. Ecco la filastrocca per ricordarli tutti:
Ma con gran pena le recan giù
Alla sillaba iniziale di ogni parola contenuta in questa breve frase corrisponde il nome di un “pezzetto di Alpi”.
Ma: Alpi Marittime
Co: Alpi Cozie
Gra: Alpi Graie
Pe: Alpi Pennine
Le: Alpi Lepontine
Re: Alpi Retiche
Ca: Alpi Carniche
Giù: Alpi Giulie
E’ un metodo semplice e veloce, sulla base del quale si possono creare componimenti analoghi per imparare altri argomenti. Per conoscere non solo il nostro paese, ma anche il mondo. Di cui spesso parliamo, senza sapere in realtà molto di lui.
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