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Gita scolastica. Troppi studenti e pochi prof per accompagnarli: alunni esclusi in base alla condotta. E’ polemica

Alcuni studenti della scuola media “Paolo Ferrari” di Massa non parteciperanno alla gita scolastica programmata per loro dall’istituto. Il motivo: non ci sono abbastanza prof per accompagnare tutti i 110 alunni interessati al viaggio d’istruzione. Nel capoluogo toscano è esplosa la polemica per il modo in cui la scuola ha scelto chi resterà a casa. A rimanere sul binario, senza la possibilità di partire, saranno alunni selezionati in base al comportamento. I “discoli” in altre parole.

A riportare la notizia è La Nazione, sottolineando che genitori e alunni riluttanti hanno appeso cartelli all’ingresso della palazzina con scritte come “La scuola del grande fratello, sei stato eliminato”, “Gita: tutti o nessuno” e “Discriminazione, disuguaglianza, ingiustizia, vergogna”.

“Io devo garantire la sicurezza di tutti gli alunni” spiega la DS Alessandra Valsega alla testata locale. “Solo 8 docenti hanno scelto di andare a questa gita. Gli altri non posso obbligarli. I ragazzi che volevano andare erano 110. Per non correre rischi abbiamo dovuto fare una selezione basata sul comportamento”.

Le gite in programma erano in realtà tre, verso altrettante destinazioni. La prima a Torino di 2 giorni, la seconda a Mantova di un giorno solo e l’ultima – vero pomo della discordia – una gita di 4 giorni tra Napoli e Costiera Amalfitana. “La gita di un giorno – spiega La Naziona – la faranno in 60, quella a Torino in 43, quella a Napoli in 87″. Gli studenti in “esubero” non resteranno completamente a bocca asciutta. Per loro sono previste gite nei musei e attività di laboratorio, restando però a Massa.

La versione della preside

“Un numero troppo alto per 8 docenti – spiega la preside in riferimento ai 110 iscritti – non era possibile garantire la sicurezza a tutti. E se un ragazzo si fa male per il docente che li accompagna scatta la denuncia penale. Abbiamo dovuto fare una scelta. Il Consiglio di Istituto ha deciso che la selezione deve avvenire inserendo nell’elenco gli alunni che danno garanzie di comportamento, non rispondono male e ascoltano i docenti. Sono stati i Consigli di Classe, in pratica i docenti che conoscono i ragazzi, a fare la selezione. Basandosi sulla condotta, non sui voti delle materie. E la selezione permetterà, spero, una riflessione educativa”.

Una spiegazione, quella della DS, che non convince i genitori.

I genitori: “Esclusione dalla gita con criteri non chiari”

“Il 5 febbraio una circolare invitava le famiglie ad aderire alle gite proposte. Tre le gite proposte, da fare dal 19 al 22 marzo” spiega un genitore sentito da La Nazione.

“L’opzione Napoli veniva scelta da tante famiglie e non venivano indicati particolari requisiti per parteciparvi. Tuttavia, forse per il numero elevato di adesioni che la scuola evidentemente non aveva preventivato, prima veniva detto che solo gli alunni che avessero un giudizio disciplinare almeno pari a “buono, distinto o ottimo” avrebbero potuto partecipare”.

“Poi – precisa il genitore – veniva comunicato che in base ad un imprecisato giudizio di rendimento, solo gli alunni scolasticamente più “bravi”, che avessero un rendimento scolastico pari a distinto o ottimo, potevano andare in gita. Sono stati esclusi anche alunni affetti da Dsa, disturbi specifici dell’apprendimento, quali dislessia o la discalculia, che incidono sul rendimento, anche indipendentemente dalla scarsa applicazione dell’allievo e dalla buona volontà. Alcuni ragazzi si sono sentiti discriminati”.

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