Didattica

Sacco pieno sacco vuoto: il gioco della psicomotricità da riportare nelle scuole

Sacco pieno sacco vuoto: il gioco della psicomotricità da riportare nelle scuole

Questo gioco era molto praticato nelle scuole elementari o materne di una volta. Era un gioco divertente, ma che richiedeva un alto grado di coordinazione, controllo del proprio corpo e attenzione alle istruzioni.

QUI DI SEGUITO LE REGOLE TRATTE DA regoledelgioco.com

Giocatori

Non c’è un limite di giocatori, è consigliato un minimo di cinque fino ad un massimo di venti bambini.

Strumenti

Non è necessario nessuno strumento particolare. Il sacco è intuito metaforicamente come la persona stessa quindi non è necessario dotarsi di sacchi reali.

Regole

Le regole del gioco sono molto semplici. I bambini vengono messi in fila davanti ad un capo gioco o istruttore che sarà colui che impartirà gli ordini di esecuzione. Egli potrà infatti dire sacco pieno e a questo ordini i bambini dovranno stare in piedi con le braccia alzate, sacco mezzo ed essi si metteranno semi accovacciati abbracciandosi le ginocchia, ed infine sacco vuoto dove i bambini si accucceranno a terra.Se un bambino sbaglia un movimento confondendosi o perdendo l’equilibrio egli viene automaticamente eliminato dal gioco.Mano a mano che passa il tempo il capo gioco aumenterà la velocità degli ordini in modo che sarà ancora più possibile sbagliare e confondersi. Vincono, o vince, gli ultimi bambini o l’ultimo bambino rimasti in gioco che non hanno compiuto errori.

Punteggio

Non c’è un punteggio fisso, il gioco prosegue ad eliminazione.

Scopo

Lo scopo di questo gioco è riuscire a comprendere ed eseguire in modo corretto gli ordini che vengono impartiti. Affina molto la capacità di attenzione del bambino e la sua coordinazione nei movimenti. Per questo, oltre che un gioco, viene considerato come attività di psico-motoria nelle scuole dell’infanzia o primarie.

FOTO Il gioco di Sacco Pieno Sacco Vuoto in un disegno di Valeria De Caterini per il libro di Andrea Angiolino ‘Basta niente per giocare’ (Gallucci Editore) –

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