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Settembre nero: una cattedra su due sarà vuota e a pagarne saranno sempre i bambini

Settembre nero: una cattedra su due sarà vuota e a pagarne saranno sempre i bambini. “Sono inopportune le parole del ministro dell’Istruzione Bussetti sulla sentenza dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato sui diplomati alla magistrale. A luglio se ne dovrà rendere conto, per aver rimandato il licenziamento di migliaia di docenti e a settembre quando una cattedra su due sarà vuota. Dovrà rispondere al Paese e ai cittadini sul perché non ha voluto risolvere un problema semplice. Consentire l’immissione in ruolo o confermarlo a chi ha un titolo ‘strumentale’ per insegnare da anni nelle nostre scuole”. Lo dice il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico.

“Commentando la sentenza del Consiglio di Stato – prosegue Pacifico – il ministro dell’Istruzione ha accostato quell’esito alla lungimiranza delle decisioni prese dal Governo. Cosa risponderà Bussetti, però, a settembre? Quando non potranno più essere nominati 45 mila insegnanti dalle graduatorie ad esaurimento. E si dovrà ricorrere alle chiamate dei presidi dalla seconda fascia delle graduatorie d’istituto in base alle dieci scuole selezionate da ciascun candidato fortuitamente con il risultato scontato di cattedre scoperte e senza titolare?”.

“In verità – spiega Pacifico – il Miur prima si è costituito contro queste maestre, poi ha deciso di lavarsene le mani come Ponzio Pilato. Continuando però a chiamarle come supplenti per soddisfare al suo fabbisogno organico. Se i cittadini giudicheranno le scelte politiche dell’attuale maggioranza, quelli che pagheranno saranno comunque i nostri bambini che dal prossimo anno non avranno un insegnante a settembre. Nel frattempo, continuano i ricorsi in tribunale con l’udienza della Cassazione prevista per il prossimo 12 marzo, e la decisione sul reclamo collettivo presentato da Anief al Consiglio d’Europa”, conclude il presidente Anief.

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