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Bussetti a Mattino5: “Con la Buona Scuola troppa attenzione ai professori e non ai ragazzi”

In questi anni, in primis con la ‘Buona scuola’, si e’ data molta attenzione ad altri temi e non ai ragazzi. Si e’ parlato molto dei professori e poco degli studenti. Noi stiamo cercando di dare attenzione a questi ultimi e anche al personale amministrativo troppo spesso dimenticato”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ai microfoni di ‘Mattino 5’.

Autonomia

“L’autonomia ha portato una trasformazione nella scuola, certo ogni territorio e’ caratterizzato a tante belle cose e da alcuni problemi ma questo avviene anche in una stessa citta’: una scuola del centro di Milano ha problemi e privilegi diversi da quella di una in periferia. Io credo che l’autonomia sia necessaria ma deve essere reale. Le nostre scuole hanno vincoli legati a lacci e lacciuoli sia di tipo amministrativo che finanziario. Rispetto al potenziale c’e’ molto da poter sviluppare” ha aggiunto.

Maturità

“Le simulazioni” sul nuovo esame di Maturità “ci servono per tarare le prove in previsione dell’esame vero”, che “sicuramente” potrà essere più semplice: “Loro si mettono alla prova, ma anche i nostri tecnici al Ministero. È un momento di riflessione rispetto a quanto svolto fin’ora e c’è ancora il tempo per tararlo”. “Non l’abbiamo inventata noi, l’abbiamo ereditata. Il decreto legislativo del 2017, che ha modificato tutto, prevedeva anche altre cose che ho eliminato: ho cercato di rendere l’esame molto più facile e aderente al piano di studi ed è la prima volta in Italia che facciamo le simulazioni per andare incontro ai ragazzi”, ha concluso.

Smartphone a scuola

“E’ giusto portare ma non usare il cellulare a scuola. Io credo che la presenza del docente e’ gia’ una garanzia per sapere quel che avviene in classe. E’ una responsabilita’ anche dei ragazzi, che devono comprendere che il telefonino deve essere in cartella, nello zaino, spento. Fa parte pero’ del mondo di oggi anche dal punto di vista didattico, volendo gli insegnanti possono permettere da un punto di vista didattico l’uso dei telefonini e dei device. Molte scuole hanno gia’ regolato l’uso di questi dispositivi”.

Violenza in classe

Il ministro ha aggiunto che l’educazione civica “e’ fondamentale”, sono troppi gli episodi di violenza contro i docenti, “ci costituiremo nei processi sempre come parte civile. Stanno aumentando anche i fenomeni di bullismo e cyber-bullismo: lo studio della nostra carta costituzionale e’ fondamentale insieme all’educazione all’uso di smartphone, all’ educazione ambientale, stradale eccetera”.

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